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Oltre un secolo fa, nel 1901, lo storiografo Andrea Martini, sacerdote "naturalizzato" tarantino, diede alle stampe un libello dal titolo: "Guida di Taranto - pel XVIII Congresso Cattolico Nazionale." La singolare occasione offerta dal congresso pose la città al centro dell'attenzione del Paese. Molteplici iniziative furono poste in essere per garantire ai congressisti un piacevole soggiorno: servizi alberghieri, di ristorazione, di trasporto, di svago; non ultimo, una guida che illustrasse, in maniera esaustiva, le bellezze del territorio, senza trascurarne gli aspetti storico artistici. Il Martini, eclettico poligrafo noto agli studiosi di "cose tarentine", colse quindi l'occasione per realizzare questo "viatico" per il turista, descrivendo, in maniera semplice e scorrevole, Taranto: la città, la storia, la cultura. Dopo oltre 100 anni abbiamo deciso di ridare alle stampe questo libello, soprattutto per svelare un desueto spaccato di vita tarantina, in parte dimenticato, in parte scomparso, soffermandoci, per completezza di ricerca storica, anche sulle edizioni successive, curate dallo stesso Martini.